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Di orizzontali acque di Francesco Nigri

Di orizzontali acque


Tra i Navigli, a Milano

Di suole umide

tu acqua orizzontale

scivola d’affido il Grande
contemplato ai suoi canali

mentre una carena narra

tra i soffusi di luci calde ai chiaroscuri

il freddo del coraggio
del milite al poi genio

Quasi Umiliato

amato dopo e amante

avanzo tra le gocce a
quel tuo braccio

dove il berretto
non ombrella la saliva

anche il
notturno luccicato senza luna
costella e spande i tuoi riflessi

ondulati e ricci
irraggianti
un pò biondi
come l’autunno della luna

come il sorriso
del vogare cheto

Profuma di
dolce la nebbia

sa del sale virato al succo

estratto d’anticipo
d’un Natale perenne

Vogare
vogarsi

Il passo è
incedersi di baci
viaggiare
viaggiarsi

E i Navigli

i Navigli ascoltano
attenti ascoltano

narrano
d’occhi lucidi narrano

cantano
di sussurri cantano

le gocce alle labbra
di labbra in gocce


di questo amarsi
di orizzontali acque

francesconigri©24.11.2016

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