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Quel che resta alle cimase | Poesia di Francesco Nigri

Quel che resta alle cimase


Versi in tempo di Covid

Quel che resta alle cimase
è un volo di rondini al silenzio d’un sogno

irreale silenzio

tra i soli rumori
dei profumi agli steli

ed il librare

di sguardo all’orizzonte che
ritorna al nido

insazio dell’oggi

d’un poi che si sfuma alle notti

Ricordo e riodo pure
le campane agli addii

solo auree e
litanie di anima

al frusciare di gomme
sui fogli di quest’oggi involuto

Guardo San Pietro* dall’alto

e null’altro

neanche i pianti

anche le lacrime tacciono

Solo il sudore parla

d’occhi atterriti del
poi
che si sfuma alle notti

Quel che resta alle cimase
annebbia persino il migrare
di quella estate del sogno

Il freddo già penetra

il silenzio è lontano

Tutto grida dell’ora

come il gelo
fisso
da rami a radici

Torneranno le rondini


torneranno

E spazzo le cimase
‘chè non vi sia neve in
quest’anfratto di cielo

Sarà ancora nido di sogni
in questo sogno di nido

Il sogno non muore
nell’anima tesa

..

francesconigri©112020

(*) Chiesa di San Pietro in Fidenza

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